BROOKLYN di Roberto Andò

con Toni Servillo, Daniel Auteuil, Connie Nielsen, Pierfrancesco Favino, Marie-Josée Croze, Lambert Wilson

Apologo drammatico, Italia/Francia 2016, durata 103’

Consigliato da 16 anni

Ti aspettiamo venerdì 10 febbraio alle ore 20:30 all’oratorio di Gardolo.
Ingresso: 5 euro, 3 euro per i soci NOI associazione

Quanno n cielo n’angiulillo nun fa chello c’ha da fa,

‘o Signore int’a na cella scura scura ‘o fa nzerrà…

È la prima battuta del monaco Salus nel film di Roberto Andò. Pronunciata per gioco, per provare il registratore acquistato al suo arrivo all’aeroporto della località tedesca dove si terrà il summit economico del G8, diventa la cifra di una parabola contemporanea e luminosa sulla politica che ha consegnato il mondo a mammona, e non sa come uscire dalla stanza buia in cui ha finito per rinchiudersi.
«Mettere degli economisti davanti a un monaco, a qualcosa di totalmente spiazzante è il nocciolo dell’idea originaria» ha detto il regista in un’intervista dell’Espresso. «Il monaco è periferia, l’opposto del centro. E vive sul suo corpo le scelte di silenzio e povertà. La sua postura stessa è un modo di contestare. Quel monaco, semplicemente essendo, mette in discussione il sistema caro agli economisti, il consumo, gli indici di Borsa. E la sua scelta è così tranquilla e originale da risultare per gli altri spiazzante. Il monachesimo implica il fatto che la vita è un bene comune, non è una cosa tua. Anche per questo è un disturbatore».
Paradossalmente ciò che disturba di più è il silenzio del certosino, il suo non essere in vendita, il suo sguardo che vede altro rispetto a ciò che vedono i politici, l’essere sciolto dai legami del mondo ma allo stesso tempo sentirsi legato in modo forte a Dio e a tutti gli esseri creati, e ricordare agli altri che questo legame è reale e non può essere spezzato impunemente. È stato chiamato con l’intenzione di restituire un’illusione al mondo defraudato della speranza da banchieri e politici, invece è speranza reale quella che Salus offre al termine del racconto.

 

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