Durante le 4 domeniche di avvento di quest’anno sono state pubblicate su questo sito e sul profilo instagram dell’oratorio alcune riflessioni sul vangelo della domenica estratte dal sussidio adolescenti della pastorale giovanile di Trento.

Puoi tornare alle riflessioni delle settimane scorse:

Questo percorso di riflessioni si conclude oggi con la riflessione dedicata al Natale.

Cogliamo l’occasione per augurarti un Buon Natale con le parole di papa Francesco:

Il Natale di Gesù non offre rassicuranti tepori da caminetto,
ma il brivido divino che scuote la storia.
Natale è la rivincita dell’umiltà sull’arroganza,
della semplicità sull’abbondanza,
del silenzio sul baccano,
della preghiera sul “mio tempo”,
di Dio sul mio io.

Papa Francesco

Di seguito l’estratto del sussidio nella giornata di Natale.

Vangelo

Dal Vangelo secondo Luca 2,1-14
In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando Quirinio era governatore della Siria. Tutti andavano a farsi censire, ciascuno nella propria città. Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nàzaret, salì in Giudea alla città di Davide chiamata Betlemme: egli apparteneva infatti alla casa e alla famiglia di Davide. Doveva farsi censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta. Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio. C’erano in quella regione alcuni pastori che, pernottando all’aperto, vegliavano tutta la notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande timore, ma l’angelo disse loro: «Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia».E subito apparve con l’angelo una moltitudine dell’esercito celeste, che lodava Dio e diceva: «Gloria a Dio nel più alto dei cieli e sulla terra pace agli uomini, che egli ama».

Commento

A Betlemme l’Infinito si stringe nelle dimensioni di un neonato. Colui che quotidianamente si dona nel pane e nel vino ha come culla una mangiatoia. Questa famiglia che viene da lontano non ha posto nell’alloggio. Quando il cuore e la vita sono pieni di altro non c’è spazio per Gesù. Lui sceglie di essere esule e povero, di rivelarsi a quei pastori che non godono di buona fama, ma che sono i primi a partecipare a questa Gioia.
Lui non teme le tue povertà, non le schiva… e tu, scegli di andargli incontro?

Focus

Parlare di educazione ambientale è inutile se prima non proviamo a confrontarci seriamente con la domanda: “Qual è la relazione che lega me, essere umano, all’ambiente che mi circonda?”
Sì, tutto parte da qui. Ma trovare una risposta a questa domanda non è conveniente. E poi mi ci vuole troppo tempo e io ho cose ben più importanti da fare.
Ecco sì: noi abbiamo sempre cose più importanti da fare. Noi dobbiamo essere sempre impegnati, produttivi, guadagnare buoni voti, tanti soldi,… e avere tempo per fermarsi a riflettere? No, perchè chi si ferma è perduto. Ma senza un tempo di riflessione, niente potrà mai davvero cambiare.
Dio non ci chiama solo a lavorare, ma anche a fermarci per contemplare la Bellezza che è già pronta per noi e che spesso perdiamo di vista. Proviamo ad ascoltarlo e, anche se è contro la nostra logica, proviamo a fermarci. Fermandoci inizieremo a scoprire cose grandi, importanti su di noi, tra cui che il nostro respiro coincide con quello della natura. Sì perchè siamo una cosa sola. E avendo cura di noi stessi, concedendoci su invito di Gesù un tempo per fermarci e guardarci dentro, diventeremo sempre più capaci anche di prenderci cura della natura che ci circonda, perchè, insieme, facciamo parte di un “equilibrio ecologico” (LS 210). La vera educazione non nasce da tante parole teoriche. Nasce nella pratica di un Amore dal quale ti senti circondato in prima persona. Non dimenticarti che c’è Qualcuno che non ti chiede niente, se non di fermarti perchè Lui ha tutto da darti.