Durante le 4 domeniche di avvento di quest’anno verranno pubblicate su questo sito e sul profilo instagram dell’oratorio alcune riflessioni sul vangelo della domenica estratte dal sussidio adolescenti della pastorale giovanile di Trento.

Puoi tornare alle riflessioni delle settimane scorse:

L’impegno di questa quarta settimana di Avvento è:
Lasciati sorprendere da chi nella società di oggi ti colpisce perchè ha uno sguardo di vita diverso, nuovo.

Di seguito l’estratto della quarta domenica di avvento.

Vangelo

Dal Vangelo secondo Matteo 1,18-24
Ecco come avvenne la nascita di Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, che era giusto e non voleva ripudiarla, decise di licenziarla in segreto. Mentre però stava pensando a queste cose, ecco che gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio fdi Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo. Essa partorirà un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati».
Tutto questo avvenne perché si adempisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta:
Ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio
che sarà chiamato Emmanuele,
che significa Dio con noi. Destatosi dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore e prese con sé la sua sposa.

Commento

Giuseppe è un uomo di poche parole ma di grande cuore. Nel momento più bello della sua vita Dio gli chiede di cambiare rotta: «Non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo». È concreto l’Amore di Dio. Genera la Vita e te la affida, chiedendoti di non essere uno spettatore passivo. Giuseppe si fida e accoglie l’iniziativa di Dio. E tu?

Focus

“Che tipo di mondo desideriamo trasmettere a coloro che verranno dopo di noi, ai bambini che stanno crescendo? Quando ci interroghiamo circa il mondo che vogliamo lasciare ci riferiamo soprattutto al suo orientamento generale, al suo senso, ai suoi valori. Se non pulsa in esse questa domanda di fondo, non credo che le nostre preoccupazioni ecologiche possano ottenere effetti importanti. L’uomo e la donna del mondo postmoderno corrono il rischio permanente di diventare profondamente individualisti, e molti problemi sociali attuali sono da porre in relazione con la ricerca egoistica della soddisfazione immediata, con le crisi dei legami familiari e sociali, con le difficoltà a riconoscere l’altro.” (LS 160-162)